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Aradia, o il vangelo delle streghe

La riscoperta della tradizione stregonesca italiana

Rubrica di Antropologia


di Federica Di Mascio


Lo statunitense Charles Godfrey Leland fu un giornalista e studioso di folklore che nutrì un profondo interesse per le tradizioni popolari e per il folklore stregonesco italiano.


Nel 1886 Leland venne a sapere dell'esistenza di un manoscritto contenente le dottrine, gli incantesimi e le tradizioni magiche della stregheria italiana, ma la sua informatrice italiana, la presunta strega conosciuta come Maddalena, riuscì a procurargli questo testo, intitolato " Aradia, o il Vangelo delle Streghe ", solo nel 1897.


Il tema centrale di questo "vangelo" vede l'italica dea della luna Diana come Regina delle Streghe, ed Aradia ( conosciuta anche come Erodiade ) come la figlia da lei avuta in seguito alla relazione con il Sole suo fratello ( qui chiamato Lucifero ).


Diana era ritenuta protettrice dei più deboli, degli schiavi, dei fuggiaschi, degli oppressi, degli emarginati, dei ribelli e in genere di tutti coloro che, più o meno apertamente, si opponevano alla società e alla cultura dominante e che perciò adottarono la stregheria come loro religione, proprio in contraddizione ai culti ufficiali.


Secondo la tradizione gli adepti della stregheria adoravano divinità secondarie ed erano soliti incontrarsi segretamente in luoghi deserti, tra vecchie rovine, boschi o luoghi ritenuti legati al culto di spiriti e antichi dèi pagani per celebrare i loro riti e le loro cerimonie.


Leland, forte della convinzione che le streghe formassero una società segreta o setta da loro chiamata della "Vecchia Religione", presupponeva di conseguenza anche che esistesse un corrispondente "testo sacro" contenente l'intero sapere della tradizione stregonesca italiana, per secoli trasmesso oralmente dalle donne più anziane, che ripetevano parole e frasi che erano state da loro ascoltate, memorizzate e tramandate nel corso del tempo.


Leland riteneva antichissima la stregheria italiana, le cui leggende e incantesimi erano riusciti a conservarsi, venendo tramandati nelle famiglie di streghe e permettendo a questa tradizione di sopravvivere, restando quasi immutata per oltre 2000 anni.


Diana, del resto, è sempre stata strettamente connessa con la stregoneria e molte delle sue caratteristiche e del simbolismo pagano riuscirono a conservarsi perché vennero attribuite alla Madonna in seguito al passaggio dal paganesimo al cristianesimo.


Gli studiosi ad oggi nutrono forti dubbi sulla veridicità del manoscritto fornito da Maddalena, tuttavia l'opera di Leland ( che dimostrava l'esistenza di una religione pagana pre-cristiana tra le tradizioni popolari europee ) venne usata come testo di riferimento per il neo-paganesimo e la stregheria e venne successivamente ripresa da Gerald Gardner, che ebbe il merito di rendere noti e di diffondere gli insegnamenti della "Vecchia Religione" attraverso il movimento religioso neo-pagano che oggi conosciamo come WICCA.


Per approfondimenti consiglio la lettura di Aradia, o il Vangelo delle Streghe ( di Charles G. Leland )



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