Credenze, convinzioni e aspettative.
Il potere di condizionare gli eventi.
di Federica Di Mascio e Sabrina Mainolfi
Gli eventi principali della nostra esistenza (nascita, matrimonio, morte, ecc...) sono comuni a tutti gli uomini e le donne di ogni epoca e di ogni parte del mondo; possono però essere considerati, interpretati e vissuti in maniera differente a seconda del tipo di società e di cultura in cui avvengono. In altri termini, se un gruppo umano attribuisce gli stessi significati a determinati eventi, allora condivide la stessa cultura; di conseguenza, a culture diverse corrisponderanno visioni del mondo, credenze e usanze differenti.
Ogni cultura presenta un complesso sistema di elementi che sono funzionali alla società che li ha prodotti, perciò diventa importante comprendere perché e in quali modi vengono imposti certi comportamenti e determinate credenze.
Le credenze sono pensieri, ritenuti validi e coerenti, accettati e condivisi da un gruppo sociale nella sua totalità e contribuiscono alla formazione di un’identità sociale ben definita.
Ad oggi, la maggior parte degli antropologi ritiene che i sistemi culturali siano in continua evoluzione, aperti a modifiche e cambiamenti, eppure alcune credenze risultano talmente diffuse e consolidate da non essere mai messe in discussione. La nostra visione del mondo e ciò in cui crediamo, presentano una stretta connessione con il tipo di realtà sociale, politica ed economica di cui facciamo parte.
Per questo motivo, purtroppo, molto spesso continuano ad essere ritenute valide e corrette anche credenze che presentano contraddizioni, o che obiettivamente sono addirittura dannose per la nostra esistenza e il nostro benessere.
Non è affatto semplice modificare il proprio sistema di credenze per accettare idee che in un primo momento possono apparirci come strane o addirittura del tutto errate, eppure un tale cambiamento offre una visione del mondo completamente diversa e rinnovata. Secondo l’antropologa Tanya Luhrmann, adottando un nuovo sistema di credenze si avranno di conseguenza dei cambiamenti intellettuali, delle vere e proprie “illuminazioni” che daranno ulteriore prova dell’efficacia e della validità del nuovo credo.
Accanto alle credenze dobbiamo fare attenzione anche alle convinzioni che rappresentano un potentissimo avversario quando desideriamo realizzare i nostri desideri. Le convinzioni sono frutto dei condizionamenti dell'ambiente esterno e possono anche non dipendere da visioni culturali, ma da comportamenti ripetuti nel tempo che assimiliamo fin da bambini: il papà che ci ripete costantemente che siamo dei “nulla facenti”, questa informazione rimane registrata dentro di noi e ci porterà a comportarci come dei nulla facenti durante la nostra esistenza. Sono tantissime le convinzioni che possono compromettere la realizzazione di un nostro desiderata: gli uomini sono tutti uguali (ovvero traditori); il lavoro lo trovano solo i raccomandati; i soldi li fanno soltanto i delinquenti; possiamo citarne a dozzine di queste affermazioni.
Cosa effettivamente accade nella nostra mente quando abbiamo una credenza o una convinzione? La credenza/convinzione fa si che la nostra visione del mondo sia limitata proprio da essa, in quanto, in questo modo noi andremo ad attrarre proprio quella affermazione, perché essa è parte del nostro programma mentale. Una delle leggi dell’Universo dice che noi attraiamo quello che siamo, ovvero i nostri pensieri e le nostre emozioni vibrano ad una frequenza e quella frequenza ci viene restituita dall’Universo. Immaginiamo il danno che la convinzione: “tutti gli uomini sono traditori” possa arrecare ad una donna in cerca di un compagno. La stessa non riuscirà a vedere oltre questa visione limitante, finché la convinzione non verrà rimossa dal programma mentale. Facciamo attenzione a tutto quello che pensiamo e diciamo, perché con il pensiero e le parole noi possiamo creare la nostra realtà ed attrarre l’evento anche solo pensato.
Infine dobbiamo menzionare le aspettative, noi tutti tendiamo a crearci delle aspettative limitanti e negative che quasi sempre poi si avverano. Le aspettative negative sono il frutto delle nostre paure o di credenze e convinzioni limitanti che fanno parte del nostro programma mentale.
“Sono convinta che anche oggi il mio compagno rimarrà in ufficio sino a tardi e non mi porterà a cena fuori” Aspettativa negativa che andrà a creare l’evento atteso. In questo caso poniamo nuovamente attenzione ai nostri pensieri e inseriamo dentro di noi un’aspettativa positiva quale: “questa sera il mio compagno riuscirà a liberarsi presto e andremo a cena fuori”.
Quando ci capita di essere in un momento di negatività e ci accorgiamo di avere pensieri negativi, diamo indicazioni alla nostra mente di cancellare l’affermazione negativa e se non riusciamo ad esprimere in quel momento pensieri positivi, possiamo adottare un Mantra “Va tutto bene, è tutto ok”, che ci aiuterà ad aumentare la nostra energia e a ritrovare la positività.
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